Visite orientali

Nevada, Monastero

Dopo aver fatto visita a Raja nella camera di un'isolata area del monastero, l'abate Leandro raggiunge nuovamente il suo ufficio, nonostante l'ora serale per terminare le attività monasteriali, sia già passata da un bel pezzo. Qualcosa però rinvia nuovamente il momento per far ritirare l'abate nella sua stanza per il riposo notturno, quando improvvisamente, l'uomo avverte un caratteristico rumore di macchina, provenire dall'esterno del monastero. Sorpreso di udire quel tipo di rumore, soprattutto a quelle tarde ore serali, dato che é raro sentire o vedere veicoli transitare in quello sperduto posto del Nevada, l'abate si alza dirigendosi verso l'ingresso. Quando sta per raggiungere una delle finestre del monastero, situata vicino la porta di ingresso, qualcuno suona il caratteristico campanello, pigiando l'arrugginito pulsante, collocato all'esterno del cancello.

"Leandro!"

La badessa Miranda compare improvvisamente sulla soglia di una stanza, con un'espressione comprensibilmente perplessa.

"Leandro, ho visto degli uomini, qui fuori."

"Me ne occupo io."

L'abate apre la porta d'ingresso del monastero, quindi attraversa il cortiletto esterno, per andare ad aprire il cancello, vedendo la sagoma di un uomo vestito con un lungo e bianco abito arabesco, accompagnato da un copricapo dello stesso colore della veste. Lo sconosciuto indossa un paio di occhiali scuri, nonostante il buio dell'ormai inoltrata serata, e una folta barba nera, gli avvolge parte del viso, dandogli un'aria non particolarmente rassicurante.

"Buonasera. Che cosa posso fare per lei?"

E' la domanda che subito l'abate pone allo sconosciuto, dopo averlo garbatamente salutato. L'arabo fa un lento cenno di saluto col capo.

"Desolato per l'ora. Ma abbiamo bisogno di importanti informazioni che forse lei potrebbe aiutarci ad ottenere."

Spostando lo sguardo, l'abate vede poco distante, una macchina parcheggiata con all'interno qualcuno che sta sicuramente attendendo il ritorno dell'arabo, fermo alla soglia del cancello del monastero.

"Mi dica."

"Stiamo cercando una donna che é stata vista in compagnia di una suora."

"Questo é un monastero gestito da una badessa, e non ci sono suore. Ci sono solo monache."

Specifica l'abate.

"E la differenza?"

"Ci sono molte differenze tra i vari ordini religiosi."

"Capisco. Ma devo insistere. Abbiamo motivo di credere che la donna che stiamo cercando, sia stata vista da una delle monache che stanno in questo monastero. Questo é l'ultimo monastero del Nevada che stiamo visitando, e abbiamo la certezza assoluta che la donna in questione, sia passata per Las Vegas."

L'arabo estrae una fotografia da una larga tasca, cucita lateralmente sulla bianca tunica, quindi la fa vedere a Leandro. L'abate osserva l'immagine che ritrae una donna con splendidi abiti orientali e lunghi capelli neri. Nonostante il suo sbalordito stupore interiore, l'abate si mantiene neutro e tranquillo.

"Donna molto bella."

Si limita a rispondere dopo aver guardato la fotografia per qualche istante.

"Dunque? L'ha mai vista?"

"Personalmente no, ma posso chiedere alle monache se ne sanno qualcosa. Posso chiedervi chi é la donna nella foto?"

"Appartiene al sultano persiano Muyassàr Nadìr. Vede, quella donna é una persona che é molto preziosa per il sultano, ed é disposto a pagare profumatamente per poterla riavere. Sono sicuro che ci aiuterà a ritrovarla. I soldi di Muyassàr Nadìr, potranno essere utili per le vostre caritatevoli attività, dando un maggior sostegno economico per il vostro ordine religioso. Che ne dice?"

L'abate ascolta la proposta dell'arabo, cercando di guardarlo attraverso i suoi scuri occhiali.

"Vedo cosa posso fare, e vi chiedo di tornate domani mattina lasciandomi la foto, in modo da poter chiedere alle monache, se potrebbero aver visto la donna che il vostro sultano sta cercando. Nel nostro monastero, arrivano in continuazione nuove persone, anche se di breve passaggio. Se quella donna é stata qui, sicuramente una delle monache la ricorderà."

L'arabo annuisce alla proposta dell'abate.

"Contiamo sul suo prezioso aiuto."

L'orientale fa un cenno di saluto col capo, quindi si allontana verso la macchina parcheggiata lì vicino, lasciando la fotografia tra le mani dell'abate che, richiude il cancello facendo rientro nel monastero, dove la badessa Miranda ha atteso con curiosità il ritorno di Leandro.

"Allora? Chi erano?"

Gli chiede la badessa, enormemente ansiosa di voler sapere. L'abate però, infila furtivamente in tasca la fotografia, senza degnarsi di mostrarla alla donna.

"Cercavano una persona. Niente di importante, ma torneranno domani per vedere se, alcune delle monache potrebbero averla vista. Me ne occuperò io. Non c'é motivo di restare allertati."

"Questo mi rasserena. Allora...buonanotte, Leandro."

"Buonanotte Miranda."

Leandro fissa con occhi subdoli Miranda, vedendo la badessa allontanarsi. Rimasto solo, l'abate sposta lo sguardo verso la zona che conduce all'area dov'é collocata l'isolata camera di Raja, dirigendosi quindi, proprio verso quella direzione.

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