Viaggio nella diversa prospettiva di benessere materiale e di valore

Nevada, grotta del fiume Colorado

Raja é ancora immersa in ricordi di alcuni intensi momenti, vissuti nel suo passato con Muyassàr, quando la voce di Zuri la richiama alla realtà, facendo tornare la coscienza della donna al momento presente.

"Raja? Sembravi stare su un altro pianeta."

"In un certo senso é così, Zuri. Per un attimo é stato proprio come essere tornata indietro nel tempo."

"Un tempo che evidentemente ti aveva fatto stare bene."

E' la deduzione del giovane.

"Non posso negarlo. Era un tempo da considerare davvero magico."

E' l'affranta e malinconica affermazione di Raja mentre la scoppiettante fiamma del fuoco che arde davanti a lei, cerca di darle ristoro con il suo lucente calore.

"Immagino che questa magia tu l'abbia vissuta con quel sultano. Guarda che l'ho capito che, anche se stai fuggendo da lui, il tuo cuore vorrebbe invece farti tornare proprio da lui. Puoi farlo. Nessuno te lo sta impedendo, se non te stessa. Basterà farti trovare da quegli uomini che, a quanto pare sono stati mandati proprio da quel sultano con lo scopo di riportarti da lui."

Raja si gira bruscamente verso Zuri.

"Scherzi! Non salirò sulla macchina di quegli individui!"

"Nemmeno se dovessero portarti nel posto in cui chiaramente vorresti tornare?"

Raja si alza nervosamente.

"Non sento affatto la nostalgia di quel posto! Non lo capisci! Non me ne importa niente di quel palazzo e di quello sfarzo! Niente!"

Esclama con gli occhi che quasi le lacrimano da un tipo di sofferenza che ancora si porta dentro e che, per quanto le costi ammetterlo, le sta parlando della sua ferita interiore, originatasi dopo l'essersi distaccata e separata da Muyassàr, proprio per sua scelta.

"Stai mentendo a te stessa. Tu rivuoi quella magia in cui ti sei catapultata pochi minuti fa."

Raja china il viso arrendendosi alla verità delle parole di Zuri che, pur non conoscendo nulla di quello che lei ha vissuto insieme a Muyassàr, sembra aver perfettamente capito quanto invece lei desideri ancora poter tornare tra le braccia del sultano. Raja ha infatti difficoltà a comprendere che, è proprio il suo cuore, che sta ardendo in quel desiderio e che, le sta dando vere e proprie indicazioni sulla strada da seguire. La sua mente invece, sta cercando di indirizzarla verso la fuga, per impedirle di rivivere la rabbia dovuta alla delusione verso alcuni aspetti di Muyassàr che, una parte di Raja, non considera in risonanza con i suoi più importanti valori e principi, così tanto radicati in lei. Cosa avrebbe potuto fare per liberarsi da quel conflitto tra cuore e mente? Chi ascoltare? Come fare soprattutto a distinguere tra un desiderio del cuore e un volere della mente? Raja resta in silenzio alcuni attimi, per fare il vuoto interiore e ricevere informazioni dalla guida delle sue emozioni, in modo da capire che cosa davvero nel profondo, desidera vivere, o poter rivivere.

"Hai ragione, Zuri. Sto mentendo a me stessa e al mio cuore. Continuare a fuggire da lui, mi fa sentire come se stessi tradendo il mio stesso cuore."

Zuri si alza lentamente dal suolo roccioso della grotta e, si avvicina alla donna.

"Se questo sultano ti fa ancora sentire, come se stessi su un magico pianeta, nonostante la presenza di questa tua rabbia, dovuta a quello che non accetti di lui, non pensi che varrebbe la pena il poter arrivare ad un qualche compromesso o punto di incontro?"

"Compromesso? Accettare che lui si guadagni lo sfarzo con certi traffici?! Non riuscirei nemmeno a guardarlo negli occhi!"

Nel pronunciare quelle parole, Raja non si rende conto che, in lei esiste anche una distorta credenza che, le fa ritenere che sia sbagliato vivere nello sfarzo materiale, credenza che non le permette di comprendere che quel sultano, é invece il portatore dell'integrazione e della fusione, tra benessere materiale, emozionale, e spirituale. L'aprirsi ad una diversa prospettiva, permetterebbe alla donna di fare un vero e proprio salto evolutivo, capace di sradicare vecchi paradigmi e conflitti, riguardanti tossici e distorti giudizi sul concetto di abbondanza e di ricchezza divina.

"Se invece fosse possibile? Se invece tu riuscissi a parlare con lui e, cercare di capire perché abbia scelto di fare determinate cose? Potresti scoprire nuovi suoi aspetti che, ti permetterebbero di vedere la sua situazione da un altro punto di vista."

E' il particolare e prezioso consiglio che Zuri si sente di dare a Raja, anche se la donna non riesce ancora a cogliere il più profondo valore e scopo di quel consiglio.

"Zuri! Tu non hai idea dell'ambiente che continuava a ruotargli intorno!"

"Quindi la colpa era di quell'ambiente che gli ruotava intorno. Non era lui che cercava quell'ambiente. Ci si é ritrovato dentro, forse perché potrebbe averlo ereditato?"

Raja si zittisce, come se le parole di Zuri avessero " toccato qualcosa" di indefinibile, su cui lei non aveva ancora riflettuto e, la sua mente torna al ricordo di una scena, a cui la donna un pomeriggio aveva assistito nel palazzo del sultano. Raja si prende qualche minuto ricordando molto bene di aver furtivamente ascoltato, parte di un'animata conversazione tra Muyassàr e un funzionario di palazzo, proprio a causa di una questione di affare economico lavorativo, dal quale il sultano aveva cercato di sganciarsi.


Persia/Iran, palazzo reale

Alcuni mesi prima...

Raja si solleva dal letto dopo aver trascorso una rigenerante nottata, grazie ad un tipo di liberazione interiore avvenuta due sere prima, riguardo un suo disagio che l'aveva "costretta" a non ballare più davanti al sultano, dopo che l'uomo l'aveva trascinata in un ardente e intimo bacio. Nelle molte ore precedenti infatti, la donna si era imposta di non ballare più davanti a Muyassàr, per il timore di incrociare lo sguardo con il sultano, dopo aver provato "proibite" emozioni, per aver corrisposto il bacio dell'uomo. L'aver però parlato con lui sull'accaduto, e soprattutto l'aver visto, quanto invece Muyassàr sembra essere autenticamente e sinceramente coinvolto da lei, Raja ha iniziato a permettere di lasciarsi conquistare dal sultano, credendo all'esistenza di un tipo di realtà da poter vivere, godendo della tangibile magia sprigionata da simili occhi maschili, rivolti così sacralmente verso di lei. Tale presa di visione e consapevolezza, ha alleggerito la donna da qualcosa di veramente pesante che, l'aveva indotta a vivere in un costante e lungo stato di difesa, e che aveva inconsciamente lavorato in lei, per impedirle di sentirsi rifiutata da un tipo di maschile così incredibilmente carismatico, premuroso, generoso, sensibile e bello, oltre che di grande potere. Tali meravigliose caratteristiche però, Raja le aveva sempre considerate come qualcosa di irraggiungibile o di "troppo" per lei, a tal punto da aver creduto di non meritarle, come se avesse dovuto impegnarsi in chissà quale tipo di vita o di ruolo, per potersele guadagnare. Da dove Raja abbia assorbito tali credenze, la donna nemmeno lo ricorda, ma quel sultano, con una grandissima semplicità e naturalezza, le sta facendo vedere che, tali virtù e caratteristiche, esistono per lei, senza doversele nemmeno meritare e che, ad un passo da lei, stanno solo chiedendo di essere accolte e accettate, e non respinte da un dover attendere di meritarsele. Grazie alla sua conversazione con Muyassàr e, l'essersi sentita valorizzata attraverso una così grande semplicità, la donna é poi riuscita a tornare a danzare insieme alle altre danzatrici, vedendo lo sguardo del sultano, puntato ancora maggiormente verso di lei, per tutta la durata dei balli, e con un tipo di espressione ancora più profonda e trasognata. Prima dell'incontro con quell'uomo, Raja non si era mai sentita così preziosa, e il modo con cui il sultano la osserva, permette perfino alla donna di riuscire a guardare se stessa con nuovi occhi. Possibile che solo attraverso quel maschile, Raja avrebbe potuto riscoprire la propria bellezza interiore, dato che Muyassàr sembra penetrarla nell'anima, solo attraverso uno sguardo, riuscendo a "toccare" la sua più nascosta essenza? Quale prezioso dono, quell'uomo le stava consegnando, dopo essere cresciuta in un contesto familiare, in cui le idee di danzare e di indossare particolari vesti femminili, erano ritenute sdegnose, vergognose e che, soprattutto non le avrebbero permesso di guadagnarsi da vivere? In quel momento però, Raja riesce a comprendere che Muyassàr le sta permettendo di scoprire che, quel tipo di realtà esiste veramente, nonostante la sua famiglia avesse tentato di impedirle anche solo di sognare. Finalmente il suo valore, e con esso anche il valore dei suoi sogni così tanto criticati e giudicati come illusorie fantasie, stava finalmente venendo riconosciuto. Dopo aver riflettuto sulla bellezza di ciò che Raja sta ricevendo grazie all'incontro con quel sultano, la donna lascia la sua stanza con l'intento di andare a fare una passeggiata nel cortile esterno del palazzo, ma nel transitare vicino una sala, delle voci maschili alterate provenienti dal suo interno, attirano la sua attenzione facendo fermare i suoi passi. Incuriosita, ma anche un po' preoccupata, la donna si avvicina cautamente verso la socchiusa porta della sala, restando il più possibile nascosta per cercare di capire con chi Muyassàr si stia arrabbiando, avendo riconosciuto la sua voce.

"Ero stato chiaro a riguardo!"

"Muyassàr, non può tirarsi indietro proprio ora. L'affare é già partito, e non é più possibile annullarlo."

"Tutto può essere annullato in qualsiasi momento, ed io avevo dato ancora prima, un preciso ordine, proprio per impedire l'avvio di un simile affare!"

"Io non capisco Muyassàr! Non c'erano mai stati simili divergenze e problemi fino ad ora! Che cosa le prende! Gli affari sono affari, e ora lei non può tirarsi indietro, o c'é il rischio di far crollare una buona parte di..."

"Non ho mai acconsentito a questo tipo di commercio, e non tollero che siano state divulgate affermazioni spacciandole per mie, dato che non le ho mai pronunciate per mia bocca! Trovate il modo di annullare un simile affare, o non finanzierò più nulla di tutto quello che piace così tanto alla vostra illustre compagnia! E ora fuori di qui!"

"Muyassàr! Questo annullamento costerà una grossa perdita! Non si rende conto!"

"Ciò che per voi viene considerato perdita, per me non lo è. E ora, fuori!"

Raja si allontana rapidamente dal corridoio nascondendosi in una stanza vicina, restando al suo interno fino a quando sente dei passi allontanarsi, ed il violento sbattere della porta per mano di Muyassàr, chiaramente contrario al tipo di trattativa economica. Per la prima volta, Raja sente il sultano alterarsi in maniera accesa, facendola preoccupare non di poco. Subito dopo, la donna avverte sopraggiungere altri frettolosi passi che, si dirigono proprio verso la stanza in cui il sultano ha discusso, e Raja riconosce immediatamente la voce di Butrus che è accorso verso quella zona.

"Maestà! Nel nome di Allah, ma cos'é successo! Ha fatto annullare quell'affare?? Mi é stato riferito correttamente? Come pensa di impedire la conseguenza di una simile decisione, all'ultimo momento?"

Raja esce nuovamente in corridoio sbirciando un po' verso la stanza nella quale Butrus é entrato per conferire con il sultano, ma nel non riuscire ad ascoltare più nulla, dato che Butrus ha immediatamente richiuso la porta, alla donna non resta altro da fare che allontanarsi.


Nevada, grotta del fiume Colorado

Tempo attuale...

Raja riapre gli occhi che ha chiuso per rivivere il ricordo della conversazione alterata tra Muyassàr e il funzionario di palazzo, poi alza lo sguardo verso Zuri.

"Mi sono ricordata di qualcosa. Un giorno l'avevo sentito arrabbiarsi per impedire qualche tipo di affare, ma quella volta ancora non sapevo né di che genere di traffici, e affari si occupasse, nè che tipo di ambienti fosse solito frequentare."

Ammette poi Raja.

"Vedi? Forse era stato messo in condizione di effettuare certi traffici. Sai, per chi vive in quei mondi, non é facile gestire certe questioni, e ribellarsi a certi tipi di mondi, in cui si finisce per qualche motivazione, potrebbe essere perfino pericoloso."

"Questo lo capisco Zuri. Ma é anche altrettanto vero che, se si era trovato in quei tipi di mondi, penso che nessuno gli avesse puntato una pistola contro per obbligarlo a restarci. Evidentemente gli faceva comodo."

Il tono di Raja cambia nuovamente, come se stesse emergendo della rabbia verso Muyassar, perché inconsciamente, la donna sta giudicando le azioni del sultano in maniera negativa, nonostante nella situazione del ricordo appena rivissuto dalla donna, Muyassàr ha cercato di impedire qualche genere di losco affare. Da un punto di vista di Raja, il sultano però, non ha poi in ogni caso scelto di rinunciare a quel tipo di mondo, nonostante non fosse necessariamente stato lui, ad andare a cercarlo.

"Certo, poteva fargli comodo. Ma non puoi sapere con certezza la vera motivazione, come nemmeno puoi sapere che non fosse stato minacciato pesantemente. Ci hai mai pensato? Le ragioni potrebbero essere state molte. Le hai mai scoperte insieme a lui? Le hai mai ascoltate?"

Raja si ammutolisce e si stringe tra le sue stesse braccia.

"Dai, ora non ci pensare più e cerchiamo di riposare. Domani mattina penseremo a come lasciare il Nevada."

Raja si lascia andare ad un profondo respiro, dopo essersi sentita fortemente toccata dalle parole di Zuri. Poco dopo, la donna si stende sul suolo della grotta, cercando di trovare una posizione comoda con cui poter trascorrere la nottata, sotto lo sguardo vigile di Zuri che, ha ormai capito quanto Raja sia ancora innamorata del sultano. Sarebbe riuscita la donna, ad andare oltre la sua delusione e rabbia, per amore di quell'uomo? Sarebbe riuscita ad aprirsi alla volontà di capire, le scelte di vita di un sultano?

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