Recupero della chiave magica di manifestazione

 Nevada, grotta del fiume Colorado

"Raja?"

Zuri cerca di richiamare Raja all'attenzione, nel vedere la donna perdersi in un riflessivo ma turbato silenzio, senza riuscire a rispondere alla domanda che il giovane le ha posto.

"E' davvero così? L'uomo che chiaramente ami ancora, è capace solo di dare ordini? E' a te che ordinava di fare qualcosa che non volevi? Se gli avevi obbedito, perché l'avevi fatto?"

Raja distoglie lo sguardo dal punto di quel vuoto vicino a lei che, ha iniziato a fissare da qualche istante, e lo riporta verso quel giovane che, sembra avere il potere di risvegliare aree dormienti della sua consapevolezza, attraverso preziosi input.

"No, questo no, Zuri. Non mi ha mai ordinato di fare nulla, e mi ha trattata meglio di una regina. Quando però mi mi sono arrabbiata, dopo aver scoperto il segreto che non mi aveva rivelato, mi ha chiusa per giorni in una stanza, per impedirmi di fuggire, dopo avergli detto che me ne sarei andata!"

Zuri si gratta una parte della nuca, come se volesse cercare di aiutare Raja, a capire il punto di vista di un maschile che, potrebbe aver reagito in tale maniera, a causa della grossa paura di perdere il suo amore.

"Non ci sono scusanti, Zuri! Se non fosse stata la servitù a portarmi del cibo, mi avrebbe fatto patire perfino la fame!"

"Io non credo che sia andata così, e potrebbe aver ordinato lui stesso alla servitù di portarti del cibo, proprio per non farti patire la fame. Questo però potrebbe farti rivedere il concetto negativo sul dare ordini? Dare ordini non significa per forza, doverne dare per attuare qualcosa di cattivo. Mettiti nei suoi panni. E' un sultano, giusto? Quindi avrà sviluppato un modo autorevole per dirigere le persone che sono al suo servizio e che, immagino paghi retribuendole anche profumatamente, invece di sembrare solo una specie di grande despota. Questo non significa però che, sia sbagliato dare ordini. Non credi?"

La donna cammina lentamente verso i pezzi di legno che, non sono stati consumati dal fuoco che, Zuri ha acceso la sera prima, e abbassa il suo sguardo su di essi.

"Mi ha chiusa in una stanza per giorni. Questo non é amore. L'amore é libero."

"Certo. Ma spesso, quando si ha una grande paura, come la paura di perdere qualcosa di grande, c'é anche la possibilità che possano uscire di senno anche le persone più brave o nobili. Sbagliano anche i migliori, Raja. Se lui ha sbagliato una sola volta con te, per aver omesso di dirti in quali attività si dedicava, perché ti sei messa a giudicarlo, decidendo non solo di lasciarlo, ma perfino di fuggire senza aver nemmeno cercato di capire, la reale motivazione per la quale si era sentito costretto a doverti rinchiudere in una stanza? Nella sua testa, la paura di perderti, l'ha probabilmente spinto verso l'azione più istintiva e primordiale, per impedire di farti andare via. Tu hai ragione ad esserti arrabbiata per esserti ritrovata chiusa in una stanza, ma penso anche che, la questione avrebbe potuto essere diversamente risolutiva se, tu avessi provato a capire le motivazioni per le quali lui si era sentito spinto a reagire così male."

Il giovane cerca di intermediare tra lei e un sultano che, Zuri nemmeno ha mai conosciuto e visto. Per qualche strana ragione però, il ragazzo sente che non sia un caso se, lui e la donna che ora gli sta davanti, si siano incontrati nel monastero dal quale l'ha aiutata a fuggire, forse perché il loro incontro é accaduto, proprio per contribuire a far comprendere a Raja, l'importanza del non farsi dominare da rabbie e incomprensioni che, invece avrebbero potuto portare, proprio alla "perdita" di quello a cui lei teneva così tanto e, a cui la donna ancora tiene.

"Raja."

Zuri si avvicina alla giovane e le prende le mani tra le sue, in un gesto affettuosamente istintivo, nonostante conosca la giovane solo da poche ore.

"Se non affronterai questo conflitto di incomprensione con lui, continuerai a fuggire per il resto della tua vita. Che cosa farai? Tornerai a rifugiarti in un altro monastero per non farti trovare dagli uomini che Muyassàr ha inviato per cercare la donna che desidera e che ama, anche se lei non lo accetta per ciò che lui ha fatto per amor suo? E' così che pensi di risolvere? Raja, affrontalo. E' l'unico modo."

Gli occhi di Raja diventano lucidi.

"Guarda che l'ho capito che lo ami. Puoi sparare anche tutta la rabbia che vuoi, ma la verità é che nonostante tutto, tu lo ami ancora."

"Anche se provassi a riparlargli, lui mi chiuderebbe ancora in quel palazzo per impedirmi di andare via."

"Voglio dirti una cosa."

Zuri invita Raja a sedersi sul pavimento della grotta davanti a lui, mantenendo le sue mani tra quelle di lei, lasciandogliele solo quando entrambi si sono seduti.

"Una volta mi ero imbattuto in una sciamana che mi aveva detto una frase. Mi é rimasta in mente, perché credo racchiuda una profonda verità."

"Quale frase?"

Chiede incuriosita.

"Una frase che diceva: tu hai il potere di creare la realtà che pensi."

Raja sofferma lo sguardo sul viso di Zuri.

"E tu ci credi?"

Zuri annuisce.

"Sì, ci credo, e penso che anche tu abbia conosciuto questo tipo di potere. Mi hai detto che sognavi di danzare, e guarda a che cosa ti ha portato, l'amare e il credere a quel sogno. Se però tu continui a pensare a scenari pieni di rabbia e di giudizi, soprattutto verso la persona che si é manifestata a te per contribuire a farti vivere proprio quel tuo sogno, e solo perché si é dedicato ad altre attività che, non coincidono con i tuoi valori di vita, rischi di andare a manifestare proprio questo tipo di scenari: pieni di rabbia e giudizi. E' davvero questo, quello che vuoi? Distruggere il tuo sogno con le tue stesse mani?"

Raja sente qualcosa di potente muoversi dentro di lei, perché Zuri sembra averle ricordato una magica chiave che la donna ha dimenticato. Finché Raja, infatti, aveva nutrito i suoi sogni, con amore e gioia, immaginando gli scenari più fantastici, nonostante la mente razionale o, i pareri esterni, avessero cercato spesso di ostacolarglieli, tutto si era manifestato attraverso modalità inaspettate, catapultandola in un palazzo da sogno, verso un altrettanto uomo da sogno e che, le aveva perfino dato la meravigliosa opportunità di farla danzare e vivere in quel maestoso ambiente. Quando Raja, però. aveva scoperto in quell'uomo, un deludente aspetto per lei inaccettabile, mobilitando giudizio, rabbia e chiusura, tutto il mondo che aveva sognato e iniziato a realizzare, era miseramente crollato, portandola a dover fuggire da qualcosa che lei stessa aveva inconsapevolmente creato. Una lacrima solca il viso della danzatrice.

"Non sai, quanto ancora vorrei credere in quel sogno."

Raja risponde fiocamente chinando il viso.

"Allora vai oltre il giudizio e la paura. Torna da lui, e parlate. Se anche dopo aver parlato, tu dovessi decidere di lasciarlo definitivamente, e lui decidesse tornare a chiuderti nel palazzo contro la tua volontà, ti assicuro che mi precipiterei io lì, per farti uscire, anche a costo di dover raggirare eventuali guardie o sentinelle di palazzo. Se necessario, sfonderei anche tutte le preziose porte di quel posto!"

Raja resta sempre maggiormente colpita dalla saggezza e determinazione di quel giovane sconosciuto che, in poche ore, non solo é riuscito ad aiutarla a fuggire da un monastero che, la stava portando a spegnersi tra falsi dogmi ed incoerenti regole religiose, ma che ora, la sta anche aiutando a rimettersi sulla strada dei suoi sogni. 

"Sono quindi stata io stessa, ad allontanarmi dai miei sogni, senza nemmeno rendermene conto? E' questo, quello che stai cercando di aiutarmi a capire, Zuri?"

"Hai sognato e creato una magia. Ora non distruggerla con le tue stesse mani."

Raja sente una forte emozione di affetto e gratitudine colmare il suo cuore, per le parole che Zuri le comunica e, di slancio la donna abbraccia il giovane. Zuri la stringe in un accogliente abbraccio, come se fosse finito nel ruolo del custode dei sogni della danzatrice, per ricordare alla donna, l'esistenza e il potere di quella preziosa chiave magica che, durante il cammino, Raja aveva creduto di aver smarrito tra le sue stesse ombre interiori. In quel momento, attraverso Zuri, quella preziosa ed essenziale chiave, sta chiedendo alla donna di poter essere recuperata dentro di lei, in modo da poter essere rimessa al servizio, per la realizzazione dei sogni della danzatrice. Mentre Raja si trova tra le braccia di Zuri, qualcosa di potente inizia a scatenarsi dentro di lei, e i ricordi di alcune ardenti immagini, iniziano a riemergere accompagnate da intense sensazioni che, catapultano la donna nuovamente all'interno del palazzo reale di Muyassàr, per farle rivivere l'importante evento accaduto qualche mese prima, nella camera reale del sultano. Le immagini che attraversano l'anima di Raja, sono talmente potenti che, sembrano avere l'obiettivo di riconnetterla alla vera voce del cuore, proprio mentre la donna si sta trovando tra le braccia di un altro tipo di maschile.

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