Primo ballo per Muyassar

Persia/Iran, palazzo reale

Qualche mese prima...

Muyassàr é semi steso standosene elegantemente adagiato su un fianco, sopra uno dei bassissimi giacigli reali ricoperti di pregiati e rossi cuscini. L'uomo sta assistendo ai balli delle danzatrici, fra le quali anche Raja sta ballando per la prima volta, dopo aver trascorso i primi giorni all'interno del prestigioso palazzo. Lo sguardo di Muyassàr viene talmente rapito dalle femminili e delicate movenze di Raja, da sollevarsi quasi subito con il corpo, per potersi mettere a sedere col busto dritto e, al tempo stesso in una posizione rilassata, in modo da riuscire ad ammirare la danza di Raja, da una migliore prospettiva. L'uomo appoggia entrambe le braccia sul ginocchio di una delle due gambe maggiormente sollevata rispetto all'altra, mentre il suo sguardo non riesce a staccarsi da Raja per un solo attimo, come se le altre danzatrici nemmeno stessero più ballando in quella stanza. Muyassàr continua a guardare Raja che, un po' timidamente, gli volge altalenanti imbarazzati sguardi, ma la grazia di Raja che, la fa ballare senza forzare nessun tipo di erotismo, ha il potere di sprigionare in ogni caso una magnetica sensualità, attraverso semplici e quasi impercettibili movimenti del corpo e in particolar modo del suo femminile bacino. Dopo alcuni minuti di intensa osservazione da seduto, Muyassàr torna a stendersi su un fianco, sorseggiando una speziata bevanda da un dorato boccale, continuando a contemplare la danza, e riuscendo perfino a sorridere a Raja, cosa incredibilmente miracolosa per uno come lui, così difficilmente incline al sorriso. Raja però, gli innesca qualcosa che nemmeno il sultano avrebbe mai creduto di poter riuscire a provare, e anche qualcuno del personale di palazzo, si accorge dei particolari sorrisi che Muyassàr rivolge all'ultima danzatrice arrivata. Al termine delle danze, Muyassàr fa uscire tutte le danzatrici e i musicisti dalla sala, eccetto però Raja che, viene fermata dalla voce del sultano, prima che lei possa seguire le altre donne.

"Raja. Aspetta. Gradirei che restassi ancora un attimo. Ti prego, avvicinati."

Raja guarda il sultano con titubanza, per poi avvicinarsi all'uomo camminando scalza, sotto il delicato suono di alcuni campanelli che le avvolgono una caviglia, e che vibrano ad ogni suo gentile passo.

"Sono felice di aver potuto vederti ballare. Ballare per me."

"Lieta se la mia danza sia piaciuta."

"E a te Raja? E' piaciuto ballare?"

Raja abbassa lo sguardo con un certo imbarazzo.

"In altre circostanze io adorerei ballare. La danza per me, é vita."

Muyassàr le prende una mano sollevandogliela con garbato tocco, per ammirare meglio la bellezza di lei.

"E la vera vita scorre nelle tue vene, e in ogni tuo minimo movimento. Ciò che senti mentre balli, lo manifesti e lo trasmetti intorno a te. Possano i miei occhi, poter ammirare ancora, un così incantevole elisìr di vita."

Raja alza gli occhi imbarazzata, sentendosi particolarmente "vulnerabile" al tipo di sguardo e di trattamento che Muyassàr le rivolge. La donna guarda il sultano ancora per qualche attimo negli occhi, per poi abbassare timidamente il proprio sguardo verso il basso. Muyassàr le lascia andare lentamente la mano in un carezzevole e lento movimento.

"Ti aspetto domani, nel prossimo balletto insieme alle altre."

Raja annuisce per poi uscire dalla stanza. Durante i balli del giorno dopo, e di quelli eseguiti nei giorni successivi, Raja continua a ballare assieme alle danzatrici di Muyassàr, iniziando a sentirsi sempre più a suo agio, grazie soprattutto alle attenzioni e agli sguardi che il sultano le volge. Nonostante l'uomo sembri avere occhi solamente per lei, l'attraente e ricco sultano non ha però azzardato a fare nessun tipo di approccio intimo nei suoi confronti, e questo nobile e rispettoso comportamento che, la donna vede nell'uomo, comincia a far vibrare il suo femminile interiore come mai era accaduto prima, cominciando a sentirsi apprezzata e valorizzata come qualcosa di sempre maggiormente elevato. Immersa in tali paradisiache emozioni, Raja non si rende nemmeno conto che, i giorni stabiliti per arrivare alla sua decisione che l'avrebbe dovuta a portare a scegliere se restare o meno a palazzo, stanno ormai giungendo al termine. Grazie al rispettoso comportamento di Muyassàr e di tutto il personale di palazzo meravigliosamente gentile con lei, Raja sembra perfino essersi dimenticata, del vile trattamento che, aveva subito quando era stata portata con la forza in quel palazzo, dagli uomini al servizio di Muyassàr.


Qualche giorno dopo...

Il consigliere di palazzo dall'imponente nome di Butrus, raggiunge Muyassàr vedendo il sultano assorto con l'aria sognante, mentre sta contemplando l'acqua di una delle piscine interne al palazzo.

"Maestà! Ma che cosa vedono i miei occhi! E' un sorriso quello!? Dobbiamo fare festa! A cosa dobbiamo questo incredibile evento? Mi lasci indovinare! La straniera!"

Muyassàr distoglie lo sguardo dalla piscina per volgerlo verso il fidato consigliere.

"Mi ha stregato."

"Ehhh, si vede maestà! Si vede e come, eheheh."

Ridacchia il panzuto consigliere.

" Voglio che apriate le porte del palazzo, anche se lei non dovesse chiedere di poter uscire."

"Ma...é sicuro maestà?"

Muyassàr annuisce.

"Come desidera, maestà."

"Anzi, andate subito a dirle che può uscire."

"Ma, maestà..."

"Eseguite."

Butrus esegue un rapido inchino per poi andare a far eseguire, ciò che il sultano ha ordinato di fare.

Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia