Prime tracce di Raja

Nevada, abitazione di Myriam

Intanto all'esterno della casa di proprietà di Myriam Nelson, la donna che ha dato rifugio a Raja e Zuri dopo la loro fuga dal monastero, un uomo dai caratteristici tratti coreani, bussa insistentemente alla porta dell'abitazione. Nell'aprire la porta, Myriam si trova davanti l'alta figura di un uomo che, indossa degli abiti con uno stile tra l'elegante e lo sportivo, costituito da un paio di pantaloni violacei, e da una giacca dello stesso colore. Sotto di essa, spicca una camicia nera semi aperta che, lascia intravedere una grossa e sicuramente costosa catena dorata, avvolta intorno al collo e che, scende sul villoso torace dell'uomo terminando con un luccicante pendente d'oro. Nel solo guardare quell'uomo negli occhi, Myriam percepisce fin da subito che, lo sguardo dello sconosciuto, non trasmette nulla di gioviale, nonostante l'individuo abbia fatto un lieve cenno della testa all'ingiù, per salutare la donna simulando una falsa gentilezza.

"Lieta mattinata, signora..."

L'orientale sposta lo sguardo sul campanello per individuarne il cognome.

"...Nelson. Mi é stato segnalato che, una monaca si é fatta vedere da queste parti, dopo aver cercato di attuare sdegnose azioni. Sono stato incaricato di trovarla per riportarla al monastero. L'abate del monastero non particolarmente lontano da qui, é piuttosto preoccupato, sia per le inappropriate azioni attuate da un modello di figura religiosa così tanto pura e casta, sia nel non sapere come fare per ritrovarla. Lei l'ha forse vista? Sono sicuro di sì."

Il coreano guarda la donna in modo fastidiosamente intimidatorio, permettendo a Myriam di intercettare immediatamente che, quell'uomo sembra avere un'indole pericolosa e poco raccomandabile. La donna riesce a nascondere la sosta che Raja ha fatto nella sua abitazione la sera prima, affermando di non averla mai vista, ma la sua frettolosa azione per tentare di chiudere subito la porta, insospettisce l'orientale che intuisce la menzogna raccontata da Myriam. Dirigendosi verso il ciglio della strada, il coreano estrae una trasmittente da una delle sue tasche, per comunicare ad uno dei suoi colleghi di squadra, di raggiungerlo a quell'indirizzo. Dopo aver terminato la comunicazione con la trasmittente, il coreano si dirige verso una delle finestre esterne dell'abitazione, facendone andare in frantumi il vetro utilizzando una pistola, quindi scavalca la finestra per entrare in casa con l'intenzione di andare alla ricerca di Myriam. Il coreano trova la donna in pochissimi istanti, ferma nell'angolo di una stanza, con un'espressione comprensibilmente terrorizzata.

"Non é educato chiudere la porta in faccia in questo modo, a chi sta chiedendo delle semplici informazioni. Ti suggerisco di raccontarmi la verità."

Lo sguardo dell'orientale diventa ancora più minaccioso e subdolo, riuscendo ad ottenere l'informazione dell'avvenuto passaggio di Raja insieme ad un ragazzo, per non rischiare di mettere in pericolo la sua vita. 

"Molto bene. E' stato un piacere."

E' l'ironico ringraziamento che l'uomo rivolge a Myriam, prima di andarsene dall'abitazione. Scossa per l'accaduto, inoltre, la donna non può fare a meno di non preoccuparsi, per quello che sarebbe potuto succedere ai due giovani che, la sera prima, Myriam aveva generosamente ospitato. 


Persia/Iran, palazzo reale

Muyassar é seduto a gambe incrociate, su un prezioso tappeto decorato a mano, mentre sorseggia da un dorato boccale, una fumante bevanda dall'intenso profumo speziato. Il sultano sta per posare il boccale sul tappeto, quando uno degli uomini di servizio, fa ingresso nella sala, per comunicare qualcosa di importante.

"Sua maestà, ci sono delle novità da Las Vegas. Sembra che abbiano trovato Raja."

"Da chi ti é stato comunicata l'informazione?"

"Rafàr ha ricevuto una chiamata da Masashi, e si é precipitato da lui per aiutarlo nelle ricerche, raggiungendo la zona del monastero."

Muyassàr incrocia lentamente le braccia, avvicinandole al petto.

"Spero che questa volta siano sulle corrette tracce, e senza farsela scappare."

"Con Masashi non si scherza, maestà. Lei lo conosce."

Muyassàr annuisce conoscendo l'indole del coreano che si é adoperato in prima persona per ottenere utili informazioni riguardanti Raja, bussando proprio alla porta di Myriam Nelson. Dopo aver congedato l'uomo di servizio, Muyassàr riprende a sorseggiare la speziata bevanda, gustandosela con ancora più piacere, dopo aver ricevuto una così buona notizia su Raja.

"Presto tornerai a palazzo, e capirai di aver sbagliato a fuggire da me."

Sono le convinte parole che, il sultano pronuncia ad alta voce, parlando con se stesso, dopo essere rimasto da solo. Nel frattempo a Las Vegas, gli uomini al servizio di Muyassàr, grazie alle informazioni ottenute da Myriam, riescono ad individuare Raja, proprio nel momento in cui la donna sta salendo a bordo di una macchina insieme a Zuri.

"Haamid, segui quella macchina."

E' l'ordine che il coreano Masashi dà all'autista arabo che, é alla guida di una sportiva macchina nera. L'arabo esegue l'ordine ricevuto, procedendo a cauta velocità, per poter seguire il più furtivamente possibile, il veicolo sul quale é salita la danzatrice così tanto cercata dal sultano, 

Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia