Passato irrisolto che insegue

Nevada

Raja e Zuri sono seduti sul sedile posteriore della macchina guidata dall'anziano che, il giovane é riuscito a far fermare per poter ottenere un passaggio. Mentre si affidano alla cauta e rilassante guida dell'anziano, i due fuggitivi evitano momentaneamente di parlare, ma si sorridono reciprocamente, essendo entrambi contenti, di essersi lasciati alle spalle una grigia situazione derivante dalle loro trascorse vite. I due giovani sono entusiasti all'idea di poter scoprire insieme, il modo e il luogo in cui avrebbero potuto iniziare un nuovo capitolo di vita. Ad un certo punto però, l'anziano conducente annuncia ai due passeggeri, di doversi brevemente fermare, per poter andare a comprare della merce acquistabile in un negozio collocato in quel tratto di strada. Dopo qualche altro metro di guida, l'anziano accosta sul ciglio della strada fermando il veicolo.

"Devo comprare solo un paio di cose, ma sarò qui a breve."

Dopo aver lasciato in attesa i due giovani, l'anziano scende dalla macchina per allontanarsi verso un negozio poco distante, sorprendendo i due compagni di viaggio che, si scambiano una perplessa occhiata, dopo aver visto che l'uomo ha lasciato le chiavi del motore, inserite nel quadro del cruscotto, dimostrando una grande fiducia nei confronti di due estranei caricati a bordo da poco tempo.

"Siamo fortunati ad aver incontrato delle persone con così tanta fiducia nei confronti di due perfetti estranei."

Commenta Raja piacevolmente sorpresa, riferendosi sia alla signora che li ha ospitati nella propria abitazione per l'intera nottata, sia all'anziano che, nel frattempo ha già raggiunto il negozio desiderato. L'espressione di Raja però, drasticamente cambia quando, nel girarsi "casualmente" verso il vetro posteriore della macchina, nota una lussuosa e al tempo stesso sportiva macchina nera, che per lei é piuttosto familiare, a tal punto da farla quasi all'istante sbiancare in volto.

"Oh, mio Dio, Zuri! Sono loro!"

Esclama afferrando terrorizzata il braccio del giovane.

"Che succede? Loro, chi?"

"Ti prego, andiamo via! Sono loro! Gli uomini che mi stanno cercando! Mi hanno trovata! Mi riporteranno sicuramente nel palazzo di Muyassàr se mi raggiungono!"

Zuri la guarda con espressione allarmata e al tempo stesso confusa, dato che Raja non gli ha ancora raccontato nulla di lei, e non capisce chi potrebbe essere il nominato Muyassàr. Quando però Zuri, vede scendere dalla macchina indicata da Raja, un arabo e un coreano dalle facce poco raccomandabili, il giovane capisce all'istante che, quelle due sagome effettivamente non sembrano trasmettere proprio nulla di buono. Senza pensarci un solo secondo, Zuri scavalca il sedile in modo da mettersi alla guida del veicolo, quindi avvia il motore grazie alle chiavi che l'anziano ha lasciato sul cruscotto. Il giovane avvia la macchina sotto gli occhi attoniti dell'anziano che, nell'uscire dal negozio, ha inevitabilmente assistito alla scena. Raja scorge subito l'arabo e il coreano che iniziano a correre per tornare nuovamente alla loro macchina per poi partire all'inseguimento di quella che ora sta venendo guidata dal coraggioso Zuri.

"Non ci posso credere! Come hanno fatto a trovarmi?!"

Esclama Raja restando seduta sul sedile posteriore, mentre si aggrappa con le mani al poggia testa del sedile accanto a quello di guida, in modo da reggersi forte, dato che Zuri sta accelerando sempre di più per cercare di seminare la macchina con a bordo gli orientali.

"Raja, forse é meglio se inizi a spiegarmi chi sono quei due ceffi!"

"Uomini della malavita orientale. Sono orribili persone, capaci di fare bruttissime azioni per poter ottenere quello che vogliono."

E' la spiegazione che Raja inizia a dare a Zuri, in modo agitato, restando quasi sempre girata per controllare la posizione della macchina che li sta inseguendo.

" Hai ragione, ti devo una spiegazione anche perché non sono riuscita a raccontarti nulla di me, né del perché ero in quel monastero, né del perché mi ero nascosta lì dentro. E' giusto che ti accenni almeno a qualcosa. Mi ero nascosta in quel monastero, proprio per non farmi trovare da quegli uomini, ma sono riusciti a rintracciarmi, ancora una volta."

Raja sta per proseguire la sua spiegazione, ma improvvisamente, uno dei due orientali, inizia a sparare verso una delle gomme della macchina guidata da Zuri.

"Mio Dio, Zuri!"

"Raja! Salta subito sul sedile davanti, accanto a me!"

E' l'immediata esortazione di Zuri, iniziando a capire la pericolosità di simili individui. Angosciata, Raja abbandona il sedile posteriore per raggiungere quello accanto a Zuri che inizia ad accelerare bruscamente, sterzando in una strada secondaria.

"Quelli sono dei pazzi furiosi! Se non li seminiamo, non voglio nemmeno pensare a quello che potrebbe succedere! Non voglio più tornare in quel palazzo, non voglio!"

Esclama Raja iniziando a menzionare un luogo che, suscita immediatamente in Zuri, una inevitabile curiosità.

"Mi spieghi chi sarebbero quei due?"

Le comincia a chiedere, restando con le mani agganciate al volante e accelerando ancora di più.

"Sono uomini che lavorano per Muyassàr."

"E chi sarebbe questo Muyassàr!"

Le chiede ancora il giovane, mentre sterza bruscamente in un'altra strada, controllando la posizione della macchina che li sta inseguendo, con una rapida occhiata allo specchietto retrovisore.

"Muyassàr é potente. Non é la prima volta che sono fuggita dal suo palazzo, ma é sempre riuscito a farmi ritrovare."

Raja fa una pausa, prima di continuare a raccontare a Zuri il ruolo del misterioso Muyassàr.

"Muyassàr é un sultano persiano. Ho vissuto in Iran nel suo palazzo reale, credendo di aver finalmente trovato quello che avevo sempre sognato di realizzare: ballare."

Raja inizia a spiegare a Zuri il suo grande sogno come danzatrice, e dell'irrinunciabile passione al ballo che, l'aveva sempre furtivamente accompagnata fin da piccola.

"Non avrei mai pensato che, l'amore per la danza, avrebbe potuto trasformare la mia vita in un simile modo. Per nessuno della mia famiglia avrei dovuto ballare. Per loro non serviva a nulla, soprattutto per portare i soldi a casa. Andavo a ballare di nascosto in mezzo agli alberi, dove nessuno avrebbe potuto vedermi. E' stato proprio in quel posto che, sono stata vista da un uomo al servizio di Muyassàr, e che il giorno dopo, ha fatto in modo di farmi venire a prendere da due uomini per portarmi proprio nel palazzo del sultano per il quale lavoravano."

Zuri ascolta il racconto di Raja senza perdere la concentrazione nella guida.

"Io non voglio più nascondermi, nemmeno da loro, ma non so come posso fare, finché continueranno a cercarmi per riportarmi in quel palazzo."

Spiega ancora la donna, scivolando più giù sul sedile con le spalle.

"Quindi, sei la danzatrice di un sultano iraniano?"

Le chiede Zuri fortemente colpito.

"E' una lunga storia, e forse non é il momento di raccontartela. Ma posso già dirti qualcosa a riguardo: all'inizio avevo veramente pensato e creduto, di aver coronato il mio sogno come danzatrice, anche se dentro quel palazzo ero stata portata con la forza, a causa dei suoi ignobili scagnozzi, e non per volere o ordine suo. Erano uomini che sapevano quanto per lui fosse importante avere delle danzatrici a palazzo, e nel vedere me ballare in quel bosco, aveva indotto l'uomo che mi aveva vista, a riferire a quegli ignobili di venirmi a prendere, senza nemmeno importarsi, se io avessi voluto o meno!"

Continua a spiegare Raja, lasciandosi andare per alcuni attimi alla rabbia. Subito dopo, il suo sguardo si rattrista, a causa di alcuni sofferenti ricordi che, in quell'istante riemergono, nonostante la donna ne custodisca anche di davvero celestiali, collegati a preziosi e idilliaci momenti vissuti con Muyassàr. Tutto però aveva cambiato la prospettiva di Raja, da quando la donna aveva scoperto in che genere di affari, Muyassàr era coinvolto per potersi permettere di mantenere una così grande posizione di potere, e di poter godere di enormi beni e servizi materiali, in maniera sproporzionatamente eccessiva. Questo naturalmente, secondo il metro di giudizio di Raja.

"Lo so che non é il momento, ma potresti iniziare a raccontarmela meglio la tua storia, visto quello che in questo momento stiamo rischiando tutti e due!"

Esclama Zuri mentre sterza bruscamente in un'altra strada, per tentare di lasciare la statale e addentrarsi verso una zona più interna, con la speranza di poter più facilmente seminare, la macchina che li sta  inseguendo in quell'accanito modo, e che sembra voler riportare Raja, a tutti i costi, al ricordo della magica "dimensione" che la donna aveva potuto vivere, solo insieme a quel sultano così carismatico, gentile, amabile, e al tempo stesso considerato tanto "pericoloso".

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