Notizie da Shangai

Persia/Iran, palazzo reale

Muyassàr mantiene saldamente il telefono nella mano, dopo aver avvicinato l'oggetto all'orecchio, in attesa di sentir parlare l'orientale incaricato di rintracciare Raja.

"Era ora. Come mai così tanto tempo, per avere altre notizie sul mio gioiello?"

Cheng Yang il giovane giapponese dai lunghi, fini e lisci capelli neri, passeggia avanti e indietro nervosamente, per il corridoio del suo edificio situato a Shangai, mentre Muyassàr gli chiede aggiornamenti sulle ricerche di Raja.

"Mi dispiace di averla fatta attendere così a lungo, ma alcuni miei incompetenti, ieri sera hanno avuto dei problemi dopo essere stati in quel monastero."

"Siete riusciti a trovarla, o no?"

"Sì! Finalmente sì! Due dei miei uomini, sono riusciti a sapere di essere stata ospitata all'interno di una casa nei paraggi del monastero, e si sono immediatamente attivati per raggiungerla. Sembra essere fuggita a bordo di una macchina con un tizio, e ora due miei uomini sono al loro inseguimento. Questa volta ce la faremo, non si deve preoccupare Muyassàr!"

La mano di Cheng Yang trema dal nervosismo mentre mantiene il telefono, fermandosi di parlare quando un suo collaboratore gli si avvicina per passargli un fazzoletto bianco sulla fronte, a causa dell'eccessiva sudorazione dovuta all'ansia provata dal giapponese.

"Cioè, mi stai dicendo che il mio fiore, é fuggito con un uomo?"

La voce di Muyassàr é più cupa del buio di un tunnel,  conducente all'interno di una catacomba.

"Non sappiamo ancora chi sia l'individuo, ma posso far fare delle ricerche facendo tornare uno dei miei uomini al monastero, in modo da scoprire qualcosa sul tizio che la sta aiutando a fuggire."

Il silenzio di Muyassàr non dice nulla di buono, e Cheng Yang lo capta anche a distanza oltre un dispositivo tecnologico. La mano del giapponese che mantiene il cellulare vicino all'orecchio, trema ancora più vistosamente.

"Ho bisogno di altro tempo Muyassàr, non voglio correre il rischio di perderla ancora, e ho detto ai miei uomini di agire con furtività e miglior calma, proprio per evitare che lei possa accorgersi di essere seguita."

Il giapponese mente al sultano, dato che Raja si é decisamente accorta di essere stata rintracciata e perfino inseguita, a tal punto da essere finita in mezzo alle acque fluviali del Colorado.

"Rimanda subito qualcuno al monastero. Voglio sapere qualunque informazione che riguardi l'uomo che la sta aiutando."

"Provvedo subito. Nel frattempo non si preoccupi, al suo inseguimento questa volta c'é Masashi Kimura, uno dei nostri collaboratori che lei ha già avuto modo di conoscere."

"Alla minima nuova notizia, informatemi. Che il mio fiore non sia toccato con un solo dito. Chiaro?"

"Non si preoccupi, la donna sarà trattata come un gioiello, come vuole lei."

Muyassàr interrompe la comunicazione, e Cheng Yang chiude il telefono sbattendolo su un tavolo.


Shangai, Edificio di Cheng Yang

"Il mio fiore! Il mio gioiello! Il mio gioiello non si deve toccare! E io devo agitarmi per rintracciare una donna!?"

Inizia a gridare Cheng Yang sempre più ansioso e agitato, sfogandosi con un uomo di media età, vestito elegantemente, e che l'ha sostenuto durante la comunicazione con il sultano.

"Cheng Yang, capisco il suo parere e la sua rabbia, ma sappiamo che con Muyassàr non possiamo permetterci di entrare in rapporti ostili o deludenti."

Sono le parole dell'uomo che sta cercando di supportare emotivamente il giapponese incaricato del ritrovamento di Raja.

"Non é necessario che me lo ricordi!"

Cheng Yang passeggia nervosamente qualche attimo per la stanza, per poi prendere da un frigorifero una bottiglia.

"Chiama la squadra rimasta in Nevada, e digli di andare al monastero per fare altre domande alle monache. Cerca di essere convincente!"


Persia/Iran, palazzo reale

Un rumore di cocci di qualcosa che si infrange, rimbomba dall'interno di una stanza del palazzo reale di Muyassàr, mentre Butrus e Ayman, rispettivamente il consigliere e il messaggero di Muyassàr, stanno parlando fra di loro. I due si fermano di conversare, voltandosi istintivamente verso la stanza da dove sta provenendo quel rumore, e che non é altri che la stanza in cui il sultano si é chiuso per conferire con Shangai.

"Cattive notizie!"

Esclama Butrus andando rapido verso la porta della stanza in questione, capendo il tipo di segnale arrivato con il rumore di vetro infranto. Come sospettato, Butrus trova Muyassàr con espressione adirata, e diversi prestigiosi vasi, finiti in frantumi a terra.

"Maestà."

Questa volta Butrus non adotta il suo solito giocoso tono, capendo all'istante, la "gravità" dello stato emotivo del sultano.

"Mi sembra di...ehm, di capire che, non ci siano state buone notizie da Shangai."

Gli chiede con voce delicata, abbassando lo sguardo sui cocci di ceramica e vetro, sparsi per terra, mentre Muyassàr cammina nervosamente per la stanza.

"Un uomo. Un uomo!"

Muyassàr grida come se stesse uscendo fuori di testa.

"Un uomo? Ehm, maestà, che ne dice di raccontarmi per bene che cosa le hanno det..."

"E' fuggita con un uomo!"

Esclama il sultano, interrompendo Butrus che, capisce maggiormente perché Muyassàr sia ancora più adirato del "normale", dato l'arrivo di una notizia così negativa.

"Si é nascosta in un monastero, ed é fuggita trovando nascondiglio in una casa lì vicina. Poi è fuggita a bordo di una macchina con un uomo!"

Spiega Muyassàr respirando rabbiosamente, senza nemmeno sapere con certezza, se ci possa essere stato qualcosa di intimo fra la danzatrice e il giovane che l'ha aiutata a fuggire dal monastero.

"Capisco la sua collera maestà, però il fatto che questa volta stia venendo aiutata da qualcuno, e che non sia più fuggita da sola, non significa necessariamente che sia fuggita da lei, e che abbia trovato un amore che..."

"Amore!? Amore?!"

Grida il sultano avvicinandosi a Butrus che, indietreggia istintivamente portando le mani avanti per cercare di calmare l'uomo.

"Maestà, si calmi! Nel nome di Allah, non intendevo insinuare che possa essere successo qualcosa di sentimentale, ma mi permetta di dirle, maestà, che sarebbe una follia mettersi a pensare a questa evenienza, senza nemmeno conoscere i fatti! Metta che possa invece trattarsi di un uomo che, potrebbe aver approfittato di Raja, per portarsela via contro la sua volontà Non possiamo escludere niente! In tutto questo tempo, Raja potrebbe essersi sentita disperata nel non sapere più come fuggire senza avere con sé nemmeno un soldo. E come ben sappiamo, non ha più usato la sua carta di credito! Può essere che sia fuggita da palazzo, per quello che sappiamo entrambi, ma é anche possibile che si possa essere cacciata in qualche altro guaio, imbattendosi in qualcuno che potrebbe essersi approfittato di lei. Perché prima, non ce ne assicuriamo, maestà? Che ne dice?

Butrus si inventa una serie di possibilità, con lo scopo di far ragionare più lucidamente il sultano. Muyassàr abbassa le braccia, e le lascia ricadere con fatica cercando di sbollire.

"Da bravo, ecco, così va già meglio. Vede, basta calmarsi un attimo e valutare ogni cosa da una diversa prospettiva. Mi permetta ora, di occuparmi di questo suo stato che, non le permette di pensare e di agire lucidamente."

Butrus batte tre volte le mani per far arrivare un uomo del servizio di palazzo.

"Raccogli quei cocci e fai preparare la vasca a sua maestà, bella bollente e profumata."

L'uomo annuisce eseguendo l'ordine di Butrus che, invece va a "recuperare" il sultano prendendolo sotto braccio.

"Da bravo maestà, ora segua i miei consigli, e vedrà che troveremo una diversa causa, meno grave di quella che le é sembrata nel sentire le informazioni da Shangai. Ora venga con me. Si fidi."

Butrus cerca di riempire il sultano di parole lusinghiere che, possano evitare di far arrivare nella testa del sultano, pensieri nuovamente preoccupanti o negativi, quindi conduce Muyassàr verso una nuova stanza, per assicurarsi che il suo stato emozionale avrebbe potuto essere diversamente riequilibrato.

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