Evolutivi movimenti di un Sacro Cuore



Marocco, Moschea di Hassan II: sacro piazzale

Dopo la delicata e non risolutiva comunicazione tra lei e il sultano, Raja vede Muyassàr allontanarsi verso l'elicottero che, avrebbe riportato in Iran quell'uomo così importante che, non avrebbe mai più rivisto per stessa volontà di lei. Nonostante sia riuscita ad ottenere di non essere mai più seguita da qualcuno degli uomini al servizio del sultano per lo scopo di ritornare a palazzo, Raja sente però qualcosa che dentro di lei si sta distruggendo, mentre vede l'uomo sparire all'interno dell'elicottero. Zuri raggiunge Raja all'istante, trovandola con gli occhi pieni di lacrime.

"Raja… che cos' è successo? Non siete riusciti a chiarirvi? Se ne sta andando senza di te?"

Le chiede il giovane con un tono di voce indefinibile tra il sollevato ma, anche il dispiaciuto nel vedere la donna così straziata.

"Non sono riuscita ad accettare che lui mi avesse nascosto il suo giro di affari, anche se si è arrabbiato per il fatto che io non gli abbia mai chiesto il perché si sia trovato coinvolto in certi traffici."

Zuri annuisce ricordando che proprio lui aveva chiesto alla donna se avesse mai domandato al sultano, la misteriosa motivazione di quegli affari di palazzo.

"Non hai voglia di scoprirlo? Non sei curiosa nemmeno un po'? O te l' ha detta ma non sei riuscita in ogni caso ad accettarla?"

Raja scuote la testa negativamente, affranta e delusa probabilmente verso quell'aspetto di se stessa.

"Non sono riuscita a chiedergliela in ogni caso. E' stata più forte la paura di perdere la mia libertà e indipendenza, dopo che mi aveva assicurata che non mi avrebbe più fatta seguire da nessuno per farmi riportare a palazzo."

"Oh… Quindi questo re-incontro con lui, ti ha permesso di liberarti dall'essere rincorsa e, si è convinto di rispettare la tua decisione di non tornare più lì? Si è anche rassegnato all'idea che non vuoi più stare con lui? Mi sembra una gran cosa positiva, Raja. Finalmente sei libera e non hai più bisogno di fuggire."

Zuri le sorride, ma vede la "morte" nello sguardo di Raja. Il sorriso del ragazzo si eclissa.

"Perché non sei felice?"

"Non sono riuscita ad accettare che lui mi avesse nascosto il suo giro di affari, ma credo che anche scoprendo o accettando la motivazione, non sarei riuscita a tornare a stare con un uomo che, avrebbe continuato quei traffici. Ho dovuto essere dura e lasciarlo andare."

Zuri avvicina una mano verso il viso di Raja per provare a consolarla e a darle il suo appoggio emotivo ma, l'arrivo di Butrus in gran corsa, impedisce a Zuri di toccare il viso della donna.

"Raja! Oh no, no! Ma com'è possibile che non siate riusciti a trovare un compromesso durante la vostra conversazione?"

Esclama il panzuto e barbuto consigliere, parlando alla donna con l'affanno.

"Butrus…"

"Nel nome di Allah, Raja! State delirando dalla sofferenza tutti e due! Non è accettabile che prendiate due strade diverse e, soprattutto dopo aver fatto così tanta fatica per farvi rincontrare! Ragazzo, cortesemente, ti dispiacerebbe allontanarti di qualche metro per permettere a questa nobile e sofferente donna, di parlare più privatamente di una questione altamente personale e intima?"

Chiede subito Butrus, infastidito della presenza di Zuri che, per rispettare quella richiesta, indietreggia di qualche metro.

"Butrus… so quello che stai cercando di fare. So quanto tieni all'appagamento dell'umore del tuo sultano… Ma quello in cui è ancora coinvolto, non mi permetterebbe di vivere serenamente con lui."

Gli risponde la donna con voce rassegnata e spenta.

"E quale sarebbe questo grande dramma che non ti permetterebbe di vivere serenamente con lui?"

"I traffici dei suoi affari e, la presenza di gente come quello."

Raja si gira con il viso in direzione del coreano Masashi che, fermo vicino all'elicottero con cui è riuscito a trovare la donna, sta attendendo di sapere se avrebbe dovuto accompagnare Raja e Zuri altrove o, se andarsene dopo essersi accertato della partenza dell'elicottero di servizio reale.

Butrus eclissa il suo entusiasmo, comprendendo la difficoltà di Raja e, sapendo quanto sarebbe stato impossibile per Muyassàr interrompere certi affari.

"Perché non tentare, Raja? Non è forse veritiero che l'amore va oltre ogni cosa?"

"E in nome dell'amore, io dovrei rinunciare a certi miei valori per me importanti, mentre lui non sarebbe disposto a rinunciare a quegli affari per amor mio?"

Butrus sospira sentendo ormai anche lui, di aver perso la speranza.

"Io capisco le ragioni di entrambi, Raja. Ma quello che non capisco, è come si possa rinunciare ad un amore simile, come ho sempre colto tra di voi, nel nome di valori che potrebbero essere visti da nuove angolazioni e perfino cambiati in meglio, per poter andare diversamente l'uno incontro all'altra. Ma se è davvero questa la tua scelta, Raja… non posso costringerti. Io ci ho provato. Il palazzo non sarà più lo stesso senza di te e, non lo sarà nemmeno sua maestà. Che tu possa essere felice Raja. E' stato un onore averti a palazzo per quanto sia stato breve ma, la verità è che l'Amore Vero non è per tutti."

Butrus fa un lieve inchino a Raja, trattandola in ogni caso come se fosse realmente la regina del sultano e, la donna prova un'altra fitta al cuore, vedendo anche quel sensibile e divertente consigliere, allontanarsi per raggiungere l'elicottero sul quale Muyassàr lo sta attendendo più cupo che mai. Sul coreano si delinea invece un ghigno di soddisfazione, mentre Raja si inginocchia nel sentirsi emotivamente sempre più male. Zuri raggiunge nuovamente la donna per cercare di aiutarla ad alzarsi e, pochi istanti dopo, anche il coreano Masashi si avvicina ad entrambi per dire qualcosa.

"Mi sembra di capire che la conversazione con il sultano non sia andata bene. Mi permetto di offrirvi un passaggio con il mio elicottero ovunque desideriate."

Sono le subdole e falsamente gentili affermazioni del coreano. Nel frattempo Butrus è salito sull'elicottero reale, trovando Muyassàr talmente addolorato, da non sentire nemmeno la sua ira per averlo fatto attendere a bordo.

"Maestà… Oh maestà, mi dispiace. Non meritava un trattamento simile, ma…"

Cerca di dirgli l'empatico consigliere ma, Muyassàr alza una mano lentamente per zittirlo, anche se con eleganza.

"Non dire più altro Butrus. Mi sono già umiliato abbastanza per amor suo. Non intendo più permetterlo. Andiamo."

Afferma il sultano con tono e sguardo duro, anche se traspare un baratro di sofferenza nell'iride dei suoi occhi. Butrus sospira profondamente per poi andare a chiudere il portello e dare ordine al pilota di decollare. Le eliche del veicolo si rimettono in moto, facendo girare il viso di Raja che, non ha ancora risposto al coreano. Gli occhi della donna sembrano quasi riempirsi di sangue nel vedere l'elicottero iniziare ad alzarsi in volo, per quanto sia doloroso vedere il suo Eden partire e, allontanarsi da lei per sempre. Le mani di Raja tremano dirigendosi verso il petto all'altezza del cuore, come se stessero cercando di arginare la sua sofferenza interiore. In quegli intensi istanti in cui la donna si sente attraversare dalla più dolorosa separazione, Raja sembra precipitare nei suoi abissi interiori più infernali, sentendosi come se avesse attuato il più grande tradimento: quello verso il suo Sacro Cuore. Non riuscendo più a sopportare un tale dolore, improvvisamente Raja inizia a correre lungo il piazzale della moschea, nel tentativo di fermare il decollo dell'elicottero. La donna corre con gli occhi pieni di lacrime gridando il nome di Muyassàr, come mai aveva fatto prima. La faccia del coreano cambia invece espressione, diventando minacciosamente contrariata, mentre gli occhi di Zuri sembrano essere spiazzati e confusi. La donna continua a correre vedendo l'elicottero proseguire ad alzarsi in altezza, come se nemmeno quella inaspettata e quasi "umiliante" corsa e grido, stessero venendo visti o ascoltati dal sultano. Seguono critici istanti in cui sarebbe potuto accadere di tutto, ma un risvolto positivo, si sarebbe manifestato solo se Muyassàr avesse fatto interrompere la manovra di decollo e far riatterrare l'elicottero. Il cuore del sultano, sarebbe sceso a compassione, dopo che Muyassàr si era sentito così profondamente ferito e umiliato nel suo maschile proprio dalla donna che più amava?

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