Chiamata dal sogno non riconosciuta

Terra persiana, bosco

Alcuni mesi prima...

Raja si trova nel mezzo di un verdeggiante bosco, situato in quella terra attualmente conosciuta come Iran, ma che un tempo era conosciuta con il nome: Persia. I raggi solari filtrano dalle chiome delle fronde degli alberi, come se fossero fasci di luce proiettati da fari che, stanno illuminando un prezioso palcoscenico. La giovane donna volteggia ballando in mezzo all'unico posto in cui ha sempre potuto sentirsi libera, un luogo in cui non è mai stata vista nè giudicata negativamente da nessuno, permettendo al suo prezioso essere, di manifestarsi attraverso una particolare e antica danza. Raja non è consapevole che tale tipo di danza, ha il potere di veicolare importanti vibrazioni e messaggi, attraverso l'espressione del suo corpo fisico, e che sono in grado di far catapultare anche la coscienza di un osservatore, verso una sacra e ancestrale dimensione. Sul suolo di quel tratto di bosco, coperto da un morbido e lucente manto erboso, é appoggiato un piccolo cofanetto dorato, dal quale provengono le vibrazioni di note che, diffondono una suggestiva melodia orientale. Mentre Raja sta radiosamente danzando, improvvisamente alle sue spalle, risuona un'inaspettata voce maschile che, inevitabilmente attira l'attenzione della donna, inducendola a smettere all'istante di ballare. Per Raja é la prima volta che qualcuno la sorprende a ballare in quel posto e, l'accaduto inizia a far preoccupare la donna.

"Ti prego, continua."

Un uomo con in testa, un turbante di stoffa rossa, guarda Raja con occhi particolarmente affascinati. La donna si affretta a raccogliere il carrillon dal suolo, chiudendo il coperchio per far interrompere la musica.

"Ti prego, continua. Non ho mai visto una danza così particolare e solenne. Saresti perfetta per danzare a palazzo."

Per la prima volta, Raja riceve un apprezzamento su ciò che, invece, durante la sua infanzia, il padre le aveva sempre impedito di fare: danzare. Raja non immagina che sarebbe stato proprio da quel momento che, la vita l'avrebbe portata ad una serie di situazioni ed eventi sempre più difficili e conflittuali, ma al tempo stesso magici. In seguito Raja, si sarebbe chiesta come mai proprio attraverso la danza, avrebbe potuto o "dovuto" imparare preziose lezioni, per liberarsi da tutto quello che le aveva impedito di realizzare i preziosi sogni del suo cuore e che, fin da bambina, avevano vibrato dentro di lei. Dominata però, dalla paura verso un'importante e limitante figura maschile, Raja aveva finito con lo scegliere di rinunciare ai sogni del suo cuore. Quel giorno però, proprio un diverso messaggero maschile, era giunto a lei, per ricordarle quel prezioso sogno che, lei aveva dolorosamente abbandonato.

"Come dice? Chi è lei?"

Raja porta al petto il carillon, come se volesse proteggersi da chissà quale pericolo, portandolo istintivamente all'altezza del cuore.

"Ti andrebbe di seguirmi per presentarti a qualcuno che sicuramente apprezzerà la tua danza?"

Raja attraversa conflittuali emozioni, come se una trascinante e intensa forza, la stesse invitando ad accettare l'invito di quello sconosciuto.

"Seguire uno sconosciuto per andare dove? Ad esporre una mia privata danza, ad un altro sconosciuto? Non vorrei essere maleducata, ma non posso accettare. Spero non se la prenda."

Nonostante quell'intensa forza che Raja avverte dentro di sé, la donna risponde all'uomo rifiutando il suo misterioso invito. Tale rifiuto però, non fa altro che dare avvio, ad una nuova fase di vita che avrebbe segnato per Raja, l'inizio di un evolutivo viaggio sia interiore che fisico. Un trasformatore viaggio che, le avrebbe permesso di attraversare tutti quei limitanti demoni interiori che, fino a quel momento le avevano impedito di andare verso i desideri del suo cuore, inducendola a fuggire e a "rifugiarsi" in ingannevoli paure e distorte protezioni mentali.

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